Nel 1984, il 27 maggio, Giovanni Paolo II , nella sua visita a Viterbo, volle incoronare la Madonna e il Bambino dipinti su tegola nel lontano 1417.

 

Molti i santi e beati devoti della Vergine SS. della Quercia: Filippo Neri, Carlo Borromeo, Paolo della Croce, Ignazio di Lojola, Giacinta Marescotti, Lucia Filippini, Rosa Venerini, Lucia da Narni, Colomba da Rieti, Camillo de Lellis, Domenko della Madre di Dio, Crispino da Viterbo, Massimiliano Kolbe, Vincenzo M. Strambi, José Maria Escrivà, Lorenzo Salvi ed altri.

Fra le notizie della storia del santuario, non possiamo dimenticare la grande rovina che i Lanzichenecchi, sterminati poi da una grandinata eccezionale alle pendici del Monte S.Angelo nei pressi di Bagnaia, procurarono al Monumento nel 1527-1528.

Altre volte il complesso monumentale subì l'oltraggio della guerra: agli inizi del 1800 da parte dei soldati francesi al seguito di Napoleone e da parte dei garibaldini nel 1867.

Un altro triste episodio fu il furto, perpetrato la sera di Natale del 1700, che fruttò ai ladri un ingente bottino. Infatti tutti gli ori e gli argenti presenti nella chiesa furono rubati e la tegola della Vergine venne ripulita da tutte le pietre preziose che i fedeli avevano donato. In riparazione fu fatta poi una festa durante la quale si incoronò la Madonna (1706).

Sciaguratamente anche ai nostri giorni, tra il 1970 e il 1980, delle mani sacrileghe hanno fatto per ben due volte ciò che degni compari avevano fatto nel '700.

La devozione della Madonna della Quercia ebbe una più grande risonanza ed arrivò anche in lontane regioni d'Europa. Infatti ad Ascona (Svizzera) si venera un quadro della Vergine della Quercia dipinto, si dice, da fra Paolino da Pistoia che i frati Domenicani portarono da Viterbo nel 1550.

In Francia, a Nancy, P. Enrico Lacordaire portò, nel 1843, un quadro, opera del pittore Pierre Giacinto Besson, raffigurante la Vergine della Quercia che divenne la protettrice dell'ordine Domenicano in Francia.

Dalla Polonia il Nunzio Apostolico Claudio Rangono mandò, in devozione alla Madonna della Quercia, nel 1607, delle reliquie di S. Stanislao,S. Alberto e di S.Giacinto, quest'ultimo sepolto nella città di Cracovia.

 

I Domenicani, dopo che il santuario fu fatto parrocchia (1920), se ne andarono nel 1933.

Nel 1936 fu fatto parroco Mons. Sante Bagnaia,oggi parroco emerito,al cui amore ed impegno si deve la ristrutturazione ed il restauro del Tempio.

C' è rimasto da raccontare un ultimo fatto che dimostra come anche ai nostri giorni la Vergine protegga i suoi devoti.

Nel 1944 il 20 Gennaio durante il bombardamento di Viterbo una squadriglia di 12 bombardieri si diresse verso la Quercia; ma all'improvviso giunto all'altezza del paese inspiegabilmente virò a destra e le bombe gettate fecero corona al paese non distruggendo niente al di fuori dell'asilo che proprio quel giorno era vuoto.

I resti delle bombe, 3 grossi spezzoni, si conservano dietro l’altare della Madonna.

Nel 1986, papa Giovanni Paolo II ha proclamato la Madonna della Quercia Patrona della nuova diocesi di Viterbo, formata dall’unificazione di quelle di Viterbo, Tuscania, Montefiascone, Acquapendente e Bagnoregio.

Ancora oggi , la devozione verso la Vergine Santissima della Quercia è molto sentita.

 

Ogni anno, la seconda domenica di settembre, giorno in cui si commemorano i " Benefici dalla Sacra Immagine della Beata Vergine della Quercia", numerose città e paesi, con le loro confraternite, partecipano alla processione di ringraziamento, chiamata del "Patto d’Amore"; il sindaco di Viterbo, a nome di tutti i partecipanti , rinnova la consacrazione antica , fatta da tutto l’Alto Lazio nel lontano 1467.

 

 

LA STORIA - 1 - 2 -

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